CalceViva è un progetto che lavora su una doppio binario: il binario della riscoperta e della valorizzazione dei luoghi e il binario della riscoperta e valorizzazione del senso civico Le due tracce convergono in un unico posto: il luogo simbolico e suggestivo di arte. Arte che diventa un linguaggio concreto di rinascita. Colori, forme, frammenti, materiali, spazio e tempo si uniscono per dare vita a un messaggio di vita, per definire e rappresentare la forza che sta nel simbolismo della calce che rinasce. Le mani di Beatrice Celli e dei suoi collaboratori che vogliono contribuire a dare vita alla "calce" saranno le mani di ogni individuo che crede nella forza della riscoperta e della valorizzazione dei luoghi come riscoperta e valorizzazione di se stessi, di noi stessi, della "Calce viva".
CalceViva3 - Esocose 08.2019
Celceviva#3 Esocose ha trasformato la piazza principale di Castelli in un grande atelier di ceramica all’aperto. Insieme abbiamo realizzato numerosi oggetti in ceramica i quali sono stati in seguito applicati sulle impalcature di fronte alla Pizzeria Grue, divenendo così un nuovo elemento che si integra nell’arredo urbano e che cerca a sua volta di integrare la presenza delle impalcature in un rinnovato ecosistema.
Un volta smontate le impalcature gli oggetti saranno venduti per finanziare la Proloco di Castelli, un’associazione che si occupa di organizzare eventi a livello locale.
Ho deciso di chiamare questi oggetti eso-cose. Il prefisso eso indica il tirare fuori da dentro. Questi oggetti sono una sorta di mostri, di creature mitologiche inventate. Diventano dunque il tramite di un’azione collettiva che tende a esorcizzare la paura, l’incertezza e la difficoltà di un contesto problematico, come quello del post-terremoto.
Sono oggetti esteriori ma che vengono da dentro, rinnovando la coscienza da parte del singolo di poter cambiare il suo ambiente e di conseguenza anche la sua mente.
CalceViva2 - Finestre magiche 08.2018
Il progetto CalceViva - Finestre magiche è stato condotto in un passaggio sotterraneo abbandonato senza illuminazione presso il villaggio di Isola del Gran Sasso.
Grazie all'intervento quest'area degradata si anima solo di notte grazie alle decorazioni realizzate con la vernice fosforescente.
I motivi sono quelli delle decorazioni tradizionali del paese di origine dei ragazzi dell'associazione Salam, un'associazione che ospita rifugiati a Isola del Gran Sasso (Italia).
L'intervento effimero mostra un futuro possibile laddove è impossibile immaginare un' alternativa al buio del degrado e dell'abbandono. Per continuare a vivere l'installazione richiede un'illuminazione artificiale che, purtroppo, il municipio non ha ancora installato.